domenica 13 settembre 2015

XXIII edizione Premio Feronia Città di Fiano “Filippo Bettini”


Eleno Mattei
Ottorino Ferilli - Paola Pitagora

Paola Pitagora
Ottorino Ferilli 

XXIII edizione Premio Feronia Città di Fiano “Filippo Bettini”

feronia2015

Premio Feronia Città di Fiano “Filippo Bettini”
XXIII edizione
12 settembre 2015 - ore 18,30
Castello Ducale di Fiano Romano - piazza Matteotti, 21

Qualità del testo e innovazione espressiva, criteri unici di scelta

Premi a Giorgio Luzzi per la poesia, Marina Mizzau per la narrativa, Pierluigi Ferro per la saggistica, Lars Norèn autore straniero; Premio Speciale “Stefano Docimo” a Marcello Teodonio.
Presenta l'attrice Paola Pitagora
 Per il ventitreesimo anno consecutivo, il comune di Fiano Romano assegna i premi alla cultura. L’edizione 2015 del “Premio Feronia Città di Fiano Filippo Bettini” – prestigioso riconoscimento letterario internazionale organizzato con il Patrocinio dellaRegione Lazio – ha scelto un poeta disobbediente, una scrittrice versatile già componente del Gruppo ‘63, un drammaturgo svedese fra i più complessi e importanti in Europa, un grande italianista e un esperto della poesia dialettale romanesca.
La cerimonia conclusiva si terrà sabato 12 settembre, dalle 18,30, presso la Corte d’Onore del Castello Ducale di Fiano Romano.
Istituito con legge regionale, forte del sostegno della Presidenza della Regione Lazio e di varie istituzioni e associazioni tra le quali la SLC−CGIL (Sindacato Lavoratori della Comunicazione) e la FUIS (Federazione Unitaria Italiana Scrittori), il Premio Feronia è uno degli eventi culturali di rilievo nazionale che riscuote un crescente interesse tra addetti ai lavori, stampa e pubblico.
Intitolato allo scomparso presidente Filippo Bettini, il Premio è suddiviso in quattro sezioni: 
Poesia, Narrativa, Saggistica, Riconoscimento speciale a un autore straniero. A queste, per l’edizione XXIII si aggiunge il Premio Speciale “Stefano Docimo”.
Le motivazioni di origine di questo che si autodefinisce un “anti-premio” si ritrovano nella ricerca di un’alternativa al degrado dell’organizzazione culturale italiana, in particolare dei premi letterari. I punti cardine sono “il rifiuto della logica dominante del clientelismo, dello scambio di favori, dell’asservimento a pressioni esterne e prevaricanti” e “la rivendicazione costruttiva della priorità assoluta dei due soli requisiti sulla cui sintesi si fonda il parametro valutativo a cui debbono essere commisurate le scelte del premio: la qualità del testo e la tendenza della sua innovazione espressiva, ideologica e culturale”.
La storia del Premio
A partire dal 1992, il Feronia è andato a scrittori e poeti italiani come Luigi Malerba, Vincenzo Consolo, Antonio Tabucchi, Edoardo Sanguineti, Elio Pagliarani, Roberto Roversi; autori di fama internazionale come Günter Grass (in seguito assegnatario del Premio Nobel), John M. Coetzee, Alfonso Sastre, solo per citare i più noti.
La giuria del Premio Feronia è composta da autorevoli nomi del mondo accademico e culturale: Gianfranco Baruchello, Cecilia Bello, Marcello Carlino, Tullio De Mauro, Franco Falasca, Giuliano Ferilli, Franco Ferrarotti, Ludovico Gatto, Mario Lunetta, Aldo Mastropasqua, Francesco Muzzioli, Stefano Paladini, Giorgio Patrizi, Lamberto Pignotti, Paola Pitagora, Mauro Ponzi, Mario Quattrucci, Fausto Razzi, Piero Sanavio, Chiara Valentini.

I premiati della XXIII edizione


POESIA
giorgio luzziGiorgio Luzzi, Disgeli (Neos, 2015)
Nato nel 1940 in Valtellina, vive a Torino. Poeta, traduttore, romanziere e critico letterario per numerose riviste culturali. Ha esordito nella poesia con Nove poesie di Giorgio Luzzi, undici disegni di Eugenio Comencini, edito da Ideal nel 1976. Nel decennio seguente ha proseguito pubblicando con le case editrici L'Arzanà, Cens e Il Bagatto sette brevi raccolte di versi, alcune accompagnate da opere visive. Studioso della poesia italiana del Novecento. Con Epilogo occitano (L'Arzanà, 1990) ha riunito in un unico volume l'intera produzione poetica degli anni Ottanta, e dal 1993 si è dedicato alla traduzione e all'analisi critica di alcuni fra i maggiori esponenti della poesia francese e tedesca: Rilke, Apollinaire, Prevert, Jammes, Goethe. Nel 2005 ha esordito anche nel mondo della narrativa, pubblicando per L'Epos il romanzo La traversata.
dalla motivazione di Mario Lunetta:
 “L’universo poetico di Luzzi è costruito, almeno in apparenza, su due o tre ossessioni (la caducità senza scampo di tutto, il lampo effimero dell’eros che si trascina in vari tormenti, la dignità sistematicamente calpestata), nel momento stesso in cui si frantuma, si sbriciola, si fa polvere. L’ombra del materialista Tito Lucrezio Caro attraversata da Rilke, ci si potrebbe spingere a azzardare”.


NARRATIVA
marina-mizzauMarina Mizzau, Se mi cerchi non ci sono (Manni, 2015)
Nata a Roma, vive a Bologna, dove ha insegnato Psicologia della comunicazione alla facoltà di Lettere e filosofia. Ha esordito nel 1988 come narratrice con un libro di racconti, Come i delfini (Essedue - Bompiani 1995). Ha pubblicato: I bambini non volano, Il silenzio dei pesci. Eco e Narciso (Bollati Boringhieri, 1979), L’ironia (Feltrinelli, 1994), Storie come vere (Feltrinelli, 1998), Ridendo e scherzando (il Mulino, 2005). Il romanzo Se mi cerchi non ci sono è stato finalista dell’ultimo premio Strega. Ha anche collaborato a stesure cinematografiche e teatrali tratte dai suoi racconti.
dalla motivazione di Giorgio Patrizi:
“La narrazione della Mizzau possiede il tono sicuro, divertito e appassionato di chi conosce bene le forze in campo, gli strumenti di scontro che esse gestiscono, quanto ci sia di conoscenza e di emozione in ogni presa di parola. Per questa sua consapevolezza, insieme scientifica e creativa, di studiosa dei linguaggi e di manipolatrice dei suoni e dei significati, Marina Mizzau si distacca dalla piatta, inconsapevole, stolidamente ammiccante pratica del romanzo a cui ci ha abituato tanta produzione contemporanea”.


SAGGISTICA
pierluigi ferroPierluigi Ferro, La penna d’oca e lo stocco d’acciaio. Gian Pietro Lucini, Arcangelo Ghisleri e i periodici repubblicani nella crisi di fine secolo (Milano, Mimesis, 2014)
Nato a Varazze nel 1959, italianista, ha pubblicato studi su «La Rassegna della Letteratura Italiana», «Esperienze Letterarie», «Avanguardia» e altre riviste. Dal 1994 ha collaborato a «Il Ponte», con una serie di saggi, in parte raccolti in Attestature. La letteratura italiana tra Novecento e nuovo millennio, Il Ponte, Firenze, 2002. Ha curato volume Adriano Spatola poeta totale, Costa&Nolan, Genova, 1992, la ristampa de Il Verso Libero di Gian Pietro Lucini, Interlinea, Novara, 2008 e del Poema del Candore Negro di Farfa, viennepierre, Milano, 2009. Nel 2010 il saggio Messe nere sulla Riviera. Gian Pietro Lucini e lo scandalo Besson (Utet, Torino), con prefazione di Edoardo Sanguineti.
dalla motivazione di Aldo Mastropasqua:
 “Pier Luigi Ferro ha acquisito negli ultimi anni meriti sempre crescenti nella rivalutazione e nella riproposta dello scrittore milanese (...). La penna d’oca e lo stocco d’acciaio ricostruisce pazientemente, utilizzando rare fonti a stampa e preziosi materiali autografi inediti provenienti dall’Archivio Lucini della Biblioteca Comunale di Como, resi finalmente consultabili agli studiosi da Magda Noseda e da Chiara Milani, la collaborazione di Lucini a periodici di area simbolista come la «Domenica letteraria» e di impostazione politica repubblicana e barricadera come «La Educazione politica» di Arcangelo Ghisleri”.


AUTORE STRANIERO
Lars NorenLars Norèn, premio all’intera produzione letteraria.
Nato a Stoccolma nel 1944, conosce e ama l’Italia. Romanziere, poeta e diarista, ha raggiunto la notorietà come autore e regista teatrale. Considerato erede di Strindberg e di Ibsen, Norèn ne ha fatto proprie le istanze immettendole nella società contemporanea. La sua prima opera pubblicata è la raccolta di poesie Syrener, snö (Lillà-neve) nel 1963. Nel 1971 ha ricevuto il premio letterario “Aftonbladet” e il Premio “Nordic” dell’Accademia nel 2003. Dal 2009 a 2011 ha diretto il “Folkteatern” a Gothenburg.
dalla motivazione di Piero Sanavio:
“Il premio Feronia è concesso a Lars Norèn per la sua capacità di restituirci il nostro tempo in tutta la sua ‘verità’; per l’esatta analisi delle immutabili meccaniche del potere; per la forza drammatica del linguaggio dove coesistono presente e passato e forse, ahimè, si cela anche una parte del nostro futuro”.


PREMIO SPECIALE “STEFANO DOCIMO”
marcello teodonioMarcello Teodonio, curatela delle Opere di Mauro Marè (Il Cubo, 2014).
Nato a Roma nel 1949, è il massimo studioso di Giuseppe Gioachino Belli e tra i massimi della letteratura in romanesco. Segretario scientifico del Comitato Nazionale delle Opere di G. G. Belli, Presidente del Centro Studi Giuseppe Gioachino Belli, esperto della materia di letteratura romanesca presso l’Università di Roma II Tor Vergata; socio ordinario dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, dell’Arcadia, del Gruppo dei Romanisti; titolare della cattedra di Letteratura italiana presso la Fondazione Besso. Ha pubblicato, tra l’altro: Introduzione a Belli (Laterza, 1992); Vita di Belli (Laterza, 1993); tre antologie di sonetti di Belli sulla medicina, sulla scuola, sul calendario (Newton Compton, 1994-1995); G. G. Belli, Sonetti, “Cento libri per mille anni” (IPZS-Editalia, 1998); Antologia della letteratura romanesca, I (Laterza, 2004); Er Catachisimo nei sonetti di Belli (Elliot, 2014); ha curato (introduzione, testo, note): Giuseppe Gioachino Belli, Tutti i sonetti romaneschi (Newton Compton, 1998).
dalla motivazione di Marcello Carlino:
 “Ci sono le curatele che si caratterizzano per un particolarissimo significato e la cui rilevanza appare pertanto notevole, la cui importanza culturale indiscutibile, perfino decisiva. Sono le curatele che riportano alla luce opere ed autori che gli storici e i critici della letteratura spesso hanno ingiustamente tralasciato, o considerato con poca attenzione, e che rivestono, invece, una funzione nodale per la qualità e per la tendenza della loro proposta letteraria; e sono le curatele che assolvono a questo apprezzabilissimo compito con puntualità e intelligenza rimarchevoli. Di questa specie è la curatela di Marcello Teodonio”.

La cerimonia di premiazione sarà allietata da intermezzi di musica e poesia a cura del Gruppo Teatro Essere in “Belli-Marè, due lingue di Roma”, con la partecipazione di Giuliana Adezio, Susy Sergiacomo e Tonino Tosto.

Ufficio Stampa / Rossana Tosto / 39 333 4044306 /rossanatosto@gmail.com
(http://www.comune.fianoromano.rm.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3193:xxiii-edizione-premio-feronia-citta-di-fiano-filippo-bettini-2-comunicato-stampa-qualita-del-testo-e-innovazione-espressiva-criteri-unici-di-scelta&catid=17:eventi&Itemid=169)



























































































































































































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