martedì 17 luglio 2012

La vie en rose. Letteratura Rosa e bisogni femminili


FESTA DEMOCRATICA VIALE DELLE TERME DI CARACALLA

                                                   Martedì 17 luglio 2012 ore 20:00
 










presentazione del Saggio
 "La vie en rose. Letteratura Rosa e bisogni femminili" 
(Audino Editore, giugno 2012)
dibattito sulla lettura del genere rosa- ora tornato in grande auge con un clamoroso boom 
di vendite- testo cult in America da oltre 30 anni .
Insieme analizzeremo i tratti socio-psico-antropologici delle strutture narrative

Intervengono

Elisabetta Flumeri & Gabriella Giacometti (curatrici e sceneggiatrici)
Giulia Ricciardi (attrice-autrice teatrale)
Antonietta Foltieri (psicoterapeuta)


 




Il genere rosa non ha conosciuto crisi. Anzi, è in continua espansione e ha assunto le colorazioni più diverse: commedia, tragedia, thriller, fantasy, medical, romanzo di formazione, erotico, generazionale, storico… La sua forza consiste nel riproporre modelli femminili in cui le lettrici si possano facilmente identificare e nel rappresentare, grazie all’happy end garantito, una lettura gratificante e consolatoria.
Critici letterari e teorici della cultura di massa si sono affannati a denigrare un’editoria considerata da sempre di “serie B”, affermando che i romanzi rosa rafforzano la dipendenza della donna dall’uomo e l’accettazione di un’ideologia repressiva veicolata dalla cultura popolare.
Janice Radway in questo libro mette in discussione tali teorie diffuse e mortificanti per proporre in modo provocatorio una lettura socio-psico-antropologica delle strutture narrative del genere. Afferma che la lettura del romance è il risultato dell’insoddisfazione delle donne per i ruoli tradizionali di genere e i rapporti stabiliti dal patriarcato. Tenute a prendersi cura dei figli e dei mariti senza essere quasi contraccambiate, attraverso la lettura del romance cercano di evadere dalla routine e soprattutto di soddisfare i propri bisogni emotivi senza però trasgredire le norme stabilite. È qui che l’autrice individua una contraddizione di fondo: se la struttura patriarcale della società non viene messa in discussione, d’altro canto la scelta e l’atto di leggere rappresentano una autentica “dichiarazione di indipendenza” delle lettrici, l’attivazione del potere “sovversivo” e nascosto del romance.
Pubblicato per la prima volta nel 1984, La vie en rose – testo cult adottato in antropologia, sociologia, storia e critica letteraria – non ha mai registrato flessioni nelle vendite. L’edizione italiana è curata da Elisabetta Flumeri e Gabriella Giacometti, che a quasi trent’anni di distanza hanno riproposto in Italia la ricerca di Janice Radway dandone conto in una documentata postfazione.
anice A. Radway insegna Comunicazione e Studi americani e di genere alla Northwestern University. È inoltre Professore Emerito di Letteratura e Storia alla Duke University.
(http://www.audinoeditore.it/libro.php?collana_id=X&collana_progr=24)




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